“Le nebbie di Kafka” – Opera aperta a contribuzione volontaria, romanzo d’appendice. Parte IV

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“stordito dalla perdita ferale
dell’amato pennuto animale
Lionzo decise di farsi più di un boccale
fosse stato anche necessario ricorrere al pitale

riprese dunque il suo posto al tavolo sei della locanda le “nebbie di Kafka”, noto rutto-bar, lounge/grange/solange disco-pub della bassa senese.

Lì, ripensando al volto etereo, vitreo e scarabeo di Breside, principessa di Surum, piccolo principato limitrofo e un poco ipertrofico, cominciò a interrogarsi, fra me e sé, sul da essersi e il da farsi

 

 
era davvero il suo un amore così viscerale
e passionale
da meritare la dipartita del pennuto animale?
O non c’era troppo genitale o più semplicemente
di istinto primordiale??

le domande laceravano il nostro
i quesiti corrodevano il nostro
i lacerri corrosavano il questuo

Finché a un certo punto…”

CONTINUA

2 pensieri su ““Le nebbie di Kafka” – Opera aperta a contribuzione volontaria, romanzo d’appendice. Parte IV

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