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“alla locanda epifanò Isizio, chiavami pure ma non farne un vizio, abbondante di prepuzio, di saggezza sazio, dopo aver a lungo viaggiato col compagno Marano, al guano avvezzo, gitano dell’olezzo, ivi giunto con l’amico Isizio per menar favella con profondi pensieri
così si pronunciò Marano
Lionzo, mi ti dicono perplesso
dopo esserti congiunto d’amore e sesso
con la bella Breside in frettoloso consesso sul lago di Piediluco
ma non esser fesso e mena allegro il sesso e chiava come un ossesso
prima che la senescenza ti riduca a cesso.
Quindi tacque Marano, si bagnò la gola col più costoso malto fermentato dElla locanda e fisso Lionzo con l’espressione di chi, paziente, attende sapida replica”
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