Mimmo Vicario si alza presto per andare in bagno quando gli altri ancora dormono.
Si fa la barba quando no c’e’ il sole che poi pizzica e scende a comprare un caffe’ calzando pantaloni senza mutande, per provare il brivido dell’indecenza.
Mimmo Vicario, mani piccole, orecchie pelose, si contraddice col sorriso, senza cercare giustificazioni.
Ha una passione tutta sua, Mimmo. Scrive discorsi bellissimi che non pronuncera’ mai, parole per persone che non potranno ascoltarlo pronunciarle. Discorsi per situazioni lontane dal possibile, o semplicemente da lui, troppo timido e annodato.
Ha immaginato e buttato giu’ piu’ volte righe introduttive per illustrare colleghi che non ci sono o fanno altro, proponendo una chiarezza e una forza di idee da commuoverlo.
Ha scritto per riallacciare, per chiarire.
Ha percorso e ripercorso il testo per il matrimonio memorabile
Ha addirittura preparato un intervento per il suo funerale, da far piangere tutti e sentirsi decisamente apprezzato.
Mimmo Vicario scrive presto la mattina, quando gli altri ancora dormono.
Simone