A volte mi capita di conoscere piccoli malanni che acciaccano l’umore a chi voglio bene. A volte sono dolori tollerabili, a volte inevitabili.
piccoli, grandi, superabili. Forse.
Poi mi capita, succedde a tutti, di sentire della storia che ti annienta. Si chiama voragine. Qualcosa di enorme, che ti fa male già solo perché sei fatto della stessa sostanza di chi la sta vivendo, o perché ti è capito di vivere situazioni o ruoli simili.
A volte l’anestesia dei sensi sembra quasi una fuga accettabile, se non altro rassicurate. A volte, cazzo, ho paura.
le uniche tutele che mi sembrano possibili sono il non pensarci e l’accettare il rischio. Il cazzeggio mi sembra l’unica autodifesa.