E’ arrivata, al Profeta, una pagina strappata dal diario della sig.ra C. Argento.
Ringraziamo l’anonimo che l’ha fatta giungere in redazione e doverosamente pubblichiamo:
Mi alzo dall’esistenza e lascio a chi non ha la mente aperta il gusto per la routine.
Io, io cerco la vita.La cosa più triste di questo periodo è che passerà.
Gli occhi che sto incontrando sono splendidi e diversi, le vite che si intersecano alla mia meritano di essere conosciute, esplorate, narrate.Ringrazio chi prova a darmi i consigli, sorrido e gli offro un bicchiere di tè freddo. Io i consigli non li seguo più. M’hanno sempre fatto sbagliare. Ditemi solo se lo volete alla pesca o al limone. Ora è tempo che sbagli per conto mio.
Intanto, ho voglia di sguardi lontani e di sguardi su di me, di altri lidi, di accenti diversi. Non ho voglia di cambiare le lenzuola. Non voglio spellarmi. Non voglio ingrassare. Non voglio smettere lo sport. Voglio prenotare un volo e un hotel. Voglio che gli altri mi inseguano, e che non mi raggiungano. Voglio costruire. Voglio demolire.
Voglio vomitare fuori dalle mie frasi la parola ‘voglio’. E sostituirla con ‘sogno’.Sono innamorata. Non so ancora di chi. Ma sono innamorata persa.
Per ora rovescio il mio amore romantico e la passione erotica verso Roma, la poesia, il cielo al tramonto sopra il mare e la capacità di trovare una bellezza ineffabile in due ore di traffico sulla Pontina, passate da sola ad urlare a squarciagola canzoni che nemmeno ricordavo di conoscere.Sono tornata in una nuova, insopportabile adolescenza.
Anzi, ci torna chi l’ha vissuta. Io ci sto andando.
E magari scoprirò che mi piace essere ‘teen’…Infine, appunto sul calendario che anche oggi è uno di quei giorni in cui darei un braccio per avere i nonni ancora con me. Siederei accanto a nonno e lo provocherei su Carducci, solo per amore di lite, farei pace su Catullo, e poi mi cullerei nei suoi ricordi. A nonna racconterei di me, del mio fratellone, della cugina senior e ora soprattutto di Letizia. Sarei certa delle sue preghiere su tutti noi.
Poi me ne andrei da casa loro, sentendomi – come ho fatto per anni – la persona più ricca del mondo.
Anna Eva Laertici