Non so se adesso è altrove e in quale forma. Se è vento inconsapevole, un protettore dei mediani, se passa il tempo immerso tra le gerbere o mettendo una mano in testa a chi ha qualche malformazione silenziosamente congenita.
Penso solo che delle orrende monotonie calcistiche, dei tifosi ex-tremi, del cori indegni e dei giornalisti raccolti in indignato dibattito, Piermario Morosini se ne fotte.
Certo, c’è il diolore aggiunto che sta vivendo chi ha lasciato da questa parte, ma per il resto Piermario se ne fotte.