Più di uno, me compreso, era rimasto impressionato dal gioco
dei fantasianti brasiliani senza ricordare che anche Roma, un
giorno, è caduta: ma non è di questo che voglio parlare.
L’impressione maggiore è stata suscitata dal trio targato Roma
63/64/64 forse perché pare rappresenti un’evidente eccezione ad
una fantomatica regola o forse perché qui la gente non riesce più
a seguire il parto di un filo d’erba.
La monogamia qui non è certo esaltata ed i poker di quartetti
elevatamente quotati per prestazioni extraconiugali, tendono
a mantenersi ai vertici delle classifiche del campionato “viva
i ricci”; forse il terzetto targato Roma 63/64/64 (anzi quasi
sicuramente) non riuscirà a far più di tanto anche se le numerose
occasioni di mettersi in luce hanno fatto in modo di rendere il
tutto divertente ed invidiabile quasi come il gioco dei fantasianti
brasiliani ma il sapere ed aver conferma che i gusti sono rimasti
inalterati, tiene il morale alto e fiero tra i componenti di Roma
63/64/64.
Il realismo delle parole degli uomini che ormai hanno i capelli
bianchi, non va messo in dubbio: le prove delle loro affermazioni
sono schiaccianti.
E’ così che Roma 63/64/64 ha deciso di non impegnarsi più
di tanto nella partecipazione al campionato: in fondo non è un
modo per andare oltre ed è all’oltre che Roma 63/64 punta.
L’altro 64 ha deciso di fermarsi.
Ma l’importante è coinvolgere le masse e per ogni uomo perso,
noi missionari 63/64 abbiamo l’intento e lo scopo di trovarne
due.
Forse tu potresti essere uno di quelli che cerchiamo!
Prova a seguirci e ad andare oltre, tanto per cominciare, anche
allo stretto significato di queste parole.

                                                   Consiglio