Il mondiale è loro, dei tifosi, sempre. Capolavori sparsi, come godono, come piangono, si colorano, si consolano, improvvisano, partecipano. Sugli spalti e non. Al baretto, in strada, scomodi, inamidati, spappolati, non paganti. Ma-gni-fi-ci.
Beccatevi, solo a titolo d’esempio, questo tatuaggino sul culo per celebrare Harry Kane e la vittoria dell’Inghilterra, l’altro giorno, nel recupero contro la Tunisia.
Capolavoro tra i capolavori, Alex Flores e i suoi amici, claro que sì. Messicani, arrivati da casa a Mosca col pullmino, è la verità. Alla maratona tra strade, mari, fiumi e luride, meritate, locande, Alex non ha partecipato, la moglie non ce l’ha mandato.
Gli amici non si sono scomposti e hanno deciso di onorarne la “dolorosa” assenza con un cartonato a dimensione reale, scala 1:1, del senor Alex che così, in giro per gli stadi a sostenere gli undici verdoni di Juan Carlos Osorio, in qualche modo c’è.
E l’Alex di cartone (con tanto di maglietta con su scritto “La mia vecchia non m’ha lasciato andare”), dopo appena una settimana di Mondiale, è già leggenda (col piccolo particolare che lui è a casa totalmente all’oscuro di tutto).
Daje Ivana, San Pietroburgo, 20 giugno 2018
(Per la foto, Fox Sports)