Con i postici serali della domenica ancora da giocare, finalmente torniamo a parlare di calcio. Partiamo con un excursus all’estero. Bundesliga: il Mainz che, dopo sette vittorie in altrettante gare, da primo della classe dava un po’ sui nervi, sabato ha perso contro l’Amburgo per 1-0. La favola è finita, così come il fattore “C” del Bologna. Un pareggio (con la Roma) e una vittoria (sull’Udinese) ottenuti al 90’ possono esasperare anche il più motivato degli scommettitori ed esaltare gli scettici. Ma la fortuna, si sa, prima o poi chiede il conto: due pari con Catania e Samp e infine un bel 4-1 rimediato dal Palermo di Pastore i cui piedi, nonostante il cognome, non sono affatto rubati all’agricoltura. La Juve è sempre più Krasic dipendente: uguale a Nedved nello stile e nello styling, il serbo dà spettacolo in casa e fuori. Per non parlare del redivivo Del Piero che, nonostante Delneri, ha insaccato alle spalle di Rosati il suo 178° sigillo, con buona pace di Boniperti. Chi non muore si rivede: dopo quasi due mesi Robinho ha realizzato il suo primo gol in Serie A, con tanto di inchino, facendo finalmente esultare quelli che all’asta del Fantacalcio l’hanno pagato uno sproposito. Totti infiamma la Roma, Borriello e Brighi l’allontanano dall’incubo retrocessione. Nella gioia dell’Olimpico c’è posto anche per Rudolf… La capacità dei giallorossi di far decollare le carriere degli attaccanti sconosciuti (l’ungherese arriva dal Debreceni Vasutas Sport Club) andrebbe brevettata. La Fiorentina accarezza il sogno di espugnare Marassi, prima che Cassano decida di non rispettare la promessa fatta a Mihajlovic nel pre-partita. Ziegler festeggia al meglio la sua centesima nella Massima Serie. L’Udinese respira non meritando, il Cesena si perde per strada, il Catania “impacchetta” il Napoli. L’Inter, come al solito, si affida a Eto’o.

Gpg/G