secondo lo zio Andrea, che di calcio ne mastica e ne pratica, la as Roma calcio deve regalare almeno un figurone di merda a stagione ai suoi tifosi. E’ tradizione.
Un’onta pallonara dalla vocazione internazionale.
Cita a memoria lo zio gli episodi più recenti. Due anni fa in casa con il Cluj, per la Champions League, Roma – allenata da Spalletti – battuta per 2-1 e compagina avversaria, da poco alla ribalta nel campionato rumeno, che resta sul prato verde a festeggiare per un bimestre.
Lo scorso anno, invece, i greci del Panathinaikos, Europa League. La squadra di Ranieri ne prende tre all’andata e, visto che fa media, tre anche al ritorno.
E poi arriva il 19 ottobre 2010, di nuovo Champions League e Frei, Inkoom e Cabral, trio delle meraviglie del Basilea futbol club, a confermare la teoria dello zio.
Ora, mentre la Roma per andare avanti in Europa deve tentare la doppia storica impresa nei templi del calcio e dello stesso Basilea e proprio di quel famoso Cluj, i tifosi possono solo sperare che il peggio si sia appena consumato. Bah.
Simone
In un blog dal sapore giallorosso, aleggia un doloroso silenzio su Adriano-Carneade, “Chi era costui?”… O sbaglio?
Adriano chi?
Simone
ahahahah!
Comunque, io avrei preferito Celentano. Meglio il Molleggiato del Mantenuto, no?
ti sorpenderà, sta frequentando un centro Sobrino.