de politica e dde pallone

il canovaccio dell’attesa elettorale mi gira sempre su due punti: speranze di sinistra e timori sinistri. Monotonie, insomma.

Il problema, forse, sta nella forzatura dell’abbinamento speranza/sinistra. E sì, perché come fai a parlare di speranza, ma anche di prospettiva, di visione e progetti politici, se chi guida la più grande forza d’opposizione ti gioca il catenaccio e al massimo della fantasia riesce a speculare sul 4-4-2, sul già visto insomma, sul classico.

Ti dice che punta al ballottaggio. Ma questa, CAZZO, non è solo e soltanto mediocrità. Questa è ammissione di colpa: a Milano siamo poco consistenti, a Napoli abbiamo sbagliato, ma dateci una mano dài… in molti, però, parlano di realismo.. bah

io continuo a chiedermi come si possa anche solo pensare di affidare un secondo mandato a un pezzo di umanità così evanescente come Letizia Moratti.

Io continuo a votare contro, a dire che il voto a quelli là col cazzo che glielo do. Altri, magari e invece, proseguono nel ragionamento e ti rispondono… se non a lui e sodali, a chi? E mica hanno del tutto torto, qui sta forse il nodo.

per questo Paese, più che dai conservatori populisti e paraculi di Berlusconi, il vero pericolo è rappresentato da una definitiva rassegnazione  gestita dai conservatori populisti e paraculi di Berlusconi.

Intanto, spostandomi dal profano al sacro, il campionato di calcio volge al termine con quelli che si definiscono gli ultimi verdetti…

ad esempio, la mia Roma non entra con merito in Champions League. E si parla, ancora una volta, della fine di un ciclo. In trent’anni è l’espressione più sentita se abbinata ai colori giallorossi – forse anche per il Lecce, non so -. Evidentemente mi sono perso l’inizio di un’infinità di cicli.

ancora una sentenza, la Sampierdarense/Andrea Doria in serie B. A emettere la sentenza lo stadio di casa, ieri, nella partita persa col Palermo. Uno stadio pieno, pienissimo, esattamente come a maggio dello scorso anno, quando i blucerchiati di Cassano e Pazzini festeggiavano il quarto posto. Tutto in un anno, da quarti a diciottesimi, incredibile cosa possa fare l’uomo all’uomo – vero Garrone?

per una Samp che va, ci sono un Lecce e un Cesena che restano, e la cosa mi piace parecchio.

Così come è una vera ficata il figlio di Seedorf che festeggia lo scudetto e Boateng, di cui ho il poster in cameretta già per il semplice fatto che lui, al contrario del fratello, alla Germania ha preferito il Ghana

Manca solo una giornata, chiedo solo una soddisfazione, l’amaro in bocca per Edy o Eddy il querulo.

Simone

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