a quelli che in viaggio fanno le foto abbracciando la sinistra o la destra dei monumenti, sorridendo immobili in attesa di non si sa bene cosa
ai tipi che salutano agitando pollice e mignolo come Ronaldinho
a quelli che liquidano come “quattro coglioni” i referendari a piazza Bocca della Verità
che “mi fa il pieno al motorino” “sì ma ce l’hai spicci?”
ai tipi che sbirciano, che chiosano, che alzano gli occhi al cielo
che non vomitano mai
quelli che ora costruiamo l’alternativa
che leggono Riza Psicosomatica, citano Prevert dai baci Perugina e sfogliano il Fatto, che così sono progressisti
che non sanno immaginare un titolo, un giorno, una cena creativa, un silenzio e un calcio di rigore inventato a biliardino
che sono morti ieri, ma continuano a portare il loro muso su e giù tra casa, alimentari e lavoro