La vita dello scarso di mano è uno stillicidio di imbarazzi.
Senza fraintendimenti per carità, almeno in questo caso. Forse da bambino hai difettato di Meccano e costruzioni varie e non hai avuto la giusta curiosità distruttiva di chi scopre i contesti che lo corcondano smontandoli.
Dargli bene di mano è un saper fare, saper agire, sapersi muovere.
L’abc in genere è la lampadina da sostituire e la presa elettrica da sistemare con qualche “attacco, prolunga o doppia uscita” non meglio specificati. Poi si cresce.
E si cresce male se i propri maldestri e pudìchi giochi di polso sono affiancati da talenti straordinari, mogli, amici e parenti (suoceri..),
quelli che davvero con un “cacciavite in mano” fanno miracoli.
Ad esempio, non ti voglio dire la carta da parati, ma una ritinteggiata a casa, d’estate si può. Ma tu zitto e fermo, accampi scuse di ogni genere su vernici tossiche che è meglio verificare o allergie al pelo del pennello assai temute in letteratura medica fino a dei più sinceri “è meglio di no”.
sorvolo sul classico contemporaneo, naturalmente il mobile Ikea.
Il doppio segno meno davanti alla destra e alla sinistra sono di portata universale e si palesano in ogni dove, dalla cucina alla manutenzione dell’auto. Anche i tempi remano contro le più rocciose volontà. Lo scarso di mano sa certamente scegliere il giorno meteorologicamente meno adatto ad un gaio barbecue o un purificatore falò, che per altro tendenzialmente si limita a supervisionare con passione e giusta distanza.
Una settimana in campagna, infine, mette a nudo ogni velleità. Rami da potare, terra da dissodare, trattore da far girare. Il decespugliatore che inevitabilmente si blocca, una portafinestra intanto non apre più e nell’ala destra del tetto sono saltate due tegole.
In tutto questo, a qualcuno piovono idee: smontiamo e laviamo il passeggino; rimontiamo il seggiolino dell’auto “in sicurezza”.
A te, con sorridente e comprensiva lucidità, viene chiesto di fare la spesa.
Ecco perché mi mandano sempre a fare la spesa…
magari la nostra è solo una particolare propensione al carrello. Pensiamoci
Simone
Già… deve senz’altro essere così. Oggi ciò che ci riesce meglio, domani il dominio del mondo…