Post-it

Sul primo post-it ci trovai scritto “Io non metto fretta alle persone anziane”. Sì, approvai. Penso che sia una doverosa attenzione per una condizione che ci apparterrà, è un gesto che guarda nel futuro. Lasciamo che la lentezza dei saggi recuperi il suo valore. C’è una vita che scorre davanti a noi, uno scrigno di esperienze. Io aspetto i tuoi gesti in difficoltà, e li rispetto.

 

Sul secondo post-it mi avevano lasciato le parole “dopo i 30 anni, Anna Eva, troverai solo persone più o meno definite”. Ed io m’ero spaventata. Ricominciare una storia con qualcuno, ora, sarebbe stata confrontarsi con un partner adulto. Non più ragazzi in fieri, con un’identità, un carattere e una professione da sviluppare, delinare, decidere. Ora saremmo stati due adulti con gli occhi già offuscati dal dolore, con le rughe già segnate per risate non condivise.

 

Il terzo post-it lo trovai in cucina. C’era scritto “Rispondi solo della tua coscienza”. Mi piacque subito. Lo staccai e lo misi nella moleskine. Non voglio più preoccuparmi per le stupidaggini che fanno gli altri. Ognuno è un individuo a sé. Io so che mi sono comportata bene, anche in questi giorni. Tu fai quello che credi. Io ‘rispondo solo della mia coscienza’…

 

Poi ci fu il quarto post-it, che chissà perché me l’avevano nascosto sotto il cuscino. Lo trovai la sera, mentre indossavo il mio pigiamino da adolescente. Recitava “esulta sempre per i sogni realizzati, anche se ci sei arrivata in modo graduale”. In effetti, quante volte sono arrivata ad un traguardo e non me ne sono nemmeno accorta. Il sogno di suonare una canzone? Dopo mesi di dita indurite sulle corde della chitarra. Una partita a tennis con un amico? Dopo tante lezioni prese per arrivare ad un centesimo del suo livello. Ma la lentezza con cui si arriva a coronare i sogni, non toglie nulla alla gioia dell’evento.

 

Il quinto post-it, beh, il quinto post-it l’ho scritto io. L’ho lasciato ben in evidenza. Speriamo che qualche anima pia lo legga, lo raccolga, ne faccia tesoro. Ho preso la penna, ho scritto e l’ho attaccato sulla porta di casa. Uscendo, non si può non notarlo. C’è scritto “Manca il detersivo per la lavatrice. Qualcuno può comprarlo? PS. Amami. Io ti deluderò, tu mi deluderai. Ma intanto avremo vissuto”.

 
Anna Eva Laertici

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