Nudo, candido e silenzioso.
Mi togli il respiro, sei lì davanti a me, mi guardi e non proferisci parola.
Così mi imbarazzi, il cuore corre, la mente si confonde, una goccia cade dalla mia fronte e si posa su di te.
Ma tu niente, sempre più rigido, freddo, altezzoso mi fissi quasi a sfidarmi.
Lo sai che vorrei farti mio, inondarti di parole dolci e sublimi; ti chiedo aiuto, solo per rompere il ghiaccio.
Non c’è verso, oggi sono poco ispirato. Tuttavia ci provo ugualmente, mi butto, ti tocco, sento il tuo odore, ti afferro lasciandoti scivolare sulle mie dita…
E batto un colpo, poi due, tre, ancora un altro e prendo il via in un mix di suoni martellanti fino a riempirti di colore.
Non sei riuscito a resistermi, e anche stavolta ho vinto io… foglio di merda!
Andrea Skandiz
Diceva Edison: “Il genio è un per cento ispirazione e novantanove per cento traspirazione”.
Così anche davanti al foglio bianco!!!
Mario Bartolomucci
Bella! A volte il foglio bianco fa paura… soprattutto ora che mi sto accingendo a scrivere la mia seconda e ultima tesi…