“Ti muovi sulla destra poi sulla sinistra resti immobile sul centro provi a fare un giro su te stesso, un giro su te stesso”.
“You miss me and I miss you”
nella mail che mi ha inviato c’è anche una foto. E’ del 1984, Seneca aveva sedici anni, Massa e Carrara appena visibili dietro le spalle e il sorriso di chi affronta ogni curva con quella felice, necessaria, approssimazione. Dice se gliela pubblico su facebook che lui non riesce, assieme a quella che mi ha spedito l’ultima volta, quella col tatuaggio sul braccio sinistro che un po’ tutti scambiano per devozione calcistica..
“Fingi di riandare avanti con un salto, poi a sinistra con la finta che stai andando a destra, che stai andando a destra”.
“You miss me and I miss you”
mi scrive, oi Simo ma lo sai che dopo il servizio di ieri alle Iene sono stato venti minuti a cercare di capire se i miei jeans sono stati schiariti con la sabbiatura tossica. E se sì, che mica l’ho capito, che faccio? Li butto sdegnato?, li continuo a indossare colpevole? Ma ti pare normale?
“Poi si aggiungono i pensieri con un movimento indipendente dalla testa, dalle gambe con un movimento dissociato dalla testa, dalle gambe. I Pigmei dell’Africa, si siedono per terra con un rito di socialità, tranquilli fumano l’erba”.
Oi Simo, ho letto di ‘sta storia di wikipedia, certo che state messi maluccio cazzo. Ti consolo… ho letto pure che la Fox sta tagliando gli stipendi e sono a rischio i doppiaggi dei Simpson… vabbè, passerà
“Il cerchio simbolizza T’ai chi che è informe e al di sopra di ogni dualità. Qui esso manifesta se stesso, come il progenitore dell’universo. E’ diviso tra Yin (il buio) e Yang (la luce)”.
oi Simo, ho segnato alcuni titoli. Addio al mago, al visionario, al pioniere, al rivoluzionario. Tutti si sentono un po’ più poveri, quelli che con lui e la mela facevano comunità, così come quelli che compravano mac solo per estetica o che lo ricordano per le frasi celebri. Sarà, ma io attraverso la storia di quest’uomo qua mi sento più ricco. E di molto. M’ha trasmesso una punto di vista. Straordinario.
o in gamba. E ricorda le foto.
Seneca, 6 ottobre 2011, Nuristan – Afghanistan