Quando penso al sex-appeal dell’inorganico mi viene in mente Massimo Giletti
Che ho un biglietto di sola andata per Pescara – vado a speculare assieme a Zdenek sul 4-3-3 al tempo dei sumeri
Che immagino buone intenzioni solo quando sono dal pizzicarolo e chiedo ‘sottile prego’
Che spesso mi assento, ma ho la firma depositata in segreteria: posso giustificarmi
Che di interno collo posso ancora dire la mia
Che odio quelli che ‘sicuramente sono io che non mi sono spiegato’ e i parenti che ti fanno le visite a tempo contingentato (e che poi, per silenziare i loro sensi di colpa, portano doni)
Che mi sento giallo e mela verde, gaiamente sgrammaticato
Che ho un figlio a distanza che non conosco ma che forse a Natale mi scriverà che va tutto bene lì da lui grazie a me che sono buono e sostenitore
Che mi manca sempre più Traianos Dellas
Che, nella prossima vita, sarò un palafreniere