“Mi sono portato a letto La Vita di Samuel Johnson, libro da cui non mi separo mai – più che altro perché, casomai spirassi nel sonno, è quello che vorrei mi trovassero sul comodino”
io invece, sul comodino, lascerei: “Achille piè veloce” di Stefanno Benni, “Seta” di Baricco, “Il lamento del prepuzio” di Shalom Auslander, “Ogni cosa è illuminata” di Safran Foer, “Hanno tutti ragione” di Paolo Sorrentino e “La versione di Barney” di Mordecai Richler, da cui ho preso la citazione sopra.
Tutti impilati, stracciolati e pieni di orecchie.