Giuseppe Piero Grillo detto Beppe, nato a Genova il 21 luglio 1948, te la stai a senti’ un po’ troppo calla. C’hai fatto caso che tre italiani su quattro non t’hanno votato? Un po’ meno ‘per la rivoluzione’ e un po’ di più ‘per tutti’, ti va? Tira via qualche etto di hippie tra i tuoi e carica un mezzo chilo di veloce pragmatismo. Ah Giuseppe, se puoi metti là anche una veterorivoluzione del rispetto, anche per le schede bianche.
Italia, Paese dello zio. Dello zio che piace e di quello che non convince. A un bel mucchio piace lo zio perennemente a cazzo dritto, Pan arrapato e gaudente, ziosiamoquanoi. A un altro gruzzolo non piace lo zio bonario, prete mancato, saggio e capace ma incapace. Incapace di farti vibrare.
Italia paese di fisioterapisti smemorati. Riabilitiamo tutti. Dimentichiamo tutto. Mi dici Scilipoti e Razzi rieletti certo. E pdl ancora primo partito all’Aquila. E che ne dici del seggio d’Anagni? Fiorito passa, i voti restano.
Il pdl pare proprio che non riesca a non votare pdl. Dice.. il 30 per cento è il loro zoccolo duro. Zoccolo bada bene, con la o.
Tutto provo meno che la voglia di andarmene. Più si mette zozza e più c’ho voglia.
Zingaretti Nicola sei stato votato e molto. Ora occhio all’apparato romano del pd. Qualcuno parla di una giunta con nomi visti e rivisti. Sparecchia Nicola, sparecchia.
Sindaco di Roma, si vota a fine maggio. Troppi ‘democrat’ si sentono già la vittoria in tasca, pare. Occhio. E proposte, buone, per favore.
Ancora un per favore. Smontiamo i nuovi mantra, dalla macroregione del nord al governissimo. L’Italia ci aspetta.