Lo dichiaro dall’inizio. Io Damianone Morosi, 32 anni, ingegnere, già blogger anche per il profeta, candidato consigliere municipale alle amministrative romane di fine maggio, lo adoro. Anche perché mi passa le notizie. Lavoriamo per la stessa azienda, Roma Servizi per la Mobilità, lui nella ‘Centrale’, io in redazione. Damiano poi è uno in gamba. Con l’intervista qui di seguito al sor Morosi nasce una sezione ‘politica’ del profeta blasfemo.
Che ci fai tu qui, perché, che c’hai in mente Damia’?
Un po’ a sorpresa, qualche giorno fa il coordinatore del circolo di Sinistra Ecologia Libertà a cui sono iscritto (a Primavalle, nel XIV Municipio di Roma, ex XIX) mi ha chiamato per chiedermi la disponibilità a candidarmi a consigliere municipale. Non senza la giusta dose di ansia, ho accettato ed ho deciso di mettermi in gioco.
Come proverari a non essere ‘politico’. Insomma che ricetta hai contro le banalità e i rischi dell’essere un candidato?
Sarà semplicissimo perché non sono un politico! Non ho mai ricoperto cariche politiche a nessun livello. Io sarò semplicemente me stesso: proverò a mettere a disposizione della comunità quello che ho imparato lavorando da 12 anni a questa parte nelle agenzie della mobilità di Roma (prima STA, poi Atac ed infine Roma servizi per la mobilità, dove lavoro attualmente). Però confesso di avere una grande passione per la politica, non quella che si fa in televisione da Bruno Vespa, ma quella che si fa sul territorio a contatto con le persone e cerca di risolvere problemi pratici. Di certo non mi vedrete andare in giro ad imbrattare il quartiere di manifesti oppure in piedi su un camioncino a strillare “vota Morosi”!
Che ti piacerebbe fare nel pezzo di città – Primavalle/Torrevecchia/Battistini/Pineta Sacchetti/Monte Mario – che abiti?, e nel caso, come lo fai?
Senza mettere troppa carne al fuoco, elenco tre punti scusandomi in anticipo per la prolissità, caratteristica che non mi appartiene! Primo punto: la mobilità, perché è il mio mestiere. Ci sono tante idee e secondo me basta metterle insieme per migliorare la situazione. Alcune cose fattibili sono l’utilizzo di sensi unici su via Torrevecchia (stando attenti a non penalizzare i cittadini che vivono in particolari punti del quartiere, non ripetendo gli errori dell’ultima volta), con conseguente revisione dei percorsi del trasporto pubblico per servire tutti in maniera ottimale. Poi mi piacerebbe creare dei “corridoi” di preferenziali sulle principali arterie per velocizzare i collegamenti fra i principali nodi attrattivi del quartiere (stazione Monte Mario, metro Battistini, Gemelli etc). Un grosso problema è costituito dalla situazione vergognosa in cui versano alcune strade principali, come via Borromeo ad esempio, che sembrano letteralmente bombardate. Lì sarà importante dire no alle solite pezze e fare un piano serio di ripristino delle infrastrutture, coordinando anche le aziende che fanno lavori su strada obbligandole a ripristinare il manto stradale in maniera seria una volta conclusi i lavori. Ultimo ma non per ultimo, bisogna dare un forte impulso alla ciclabilità: nel nostro quartiere ci sono gli spazi per poterlo fare e mi batterò per rendere sicuro e piacevole il viaggio dei ciclisti. Secondo punto: il decoro urbano. Non è possibile continuare a tollerare le aree “grigie” disseminate nel municipio, fra piazzali abbandonati che si trasformano in depositi per auto rubate e discariche abusive. Rendere decorose queste zone, illuminandole, pavimentandole, scoraggia in maniera indiretta l’uso scorretto di questi spazi che sono di tutti. Terzo punto: il verde pubblico e l’ambiente. Nel nostro municipio ci sono tanti parchi belli ed importanti (il parco dell’insugherata o quello del pineto ad esempio) ed altre zone verdi molto sfruttate, come l’area del Santa Maria della Pietà, meta obbligata dei podisti. Ci sono anche i piccoli parchi come quello di via Ascalesi che sono una fuga dal grigio del cemento ed un luogo di aggregazione per i giovani. Tutto questo verde va preservato dall’edilizia in primo luogo, anzi diciamolo chiaramente: basta case! Ci sono decine di palazzi di recente costruzione e sono tutti mezzi vuoti, il nostro è uno dei municipi più popolosi di Roma, senza le necessarie infrastrutture arriveremo al collasso continuando a costruire in maniera scriteriata. Inoltre è importantissimo manutenere questi luoghi, tenendoli puliti ed istruendo i cittadini a rispettarli e trattarli come se fossero il salotto di casa propria. Ultima nota: mi piacerebbe diffondere la cultura della raccolta differenziata, che sempre più spesso vedo disattesa, magari soltanto per pigrizia, per non fare 10 metri in più fino al secchione della carta, gettando decine di scatoloni nei cassonetti dell’indifferenziata. Non è ammissibile e mi piacerebbe fare formazione ai cittadini per far capire “dove si butta” la spazzatura e quali sono i vantaggi immediati per tutti.
In bocca al lupo, Damiano!
Sono del profondissimo sud (di Roma!) e quindi non posso votarti, ma le tue idee sono interessanti e sfidanti. Questa città ha bisogno di persone come te. Provo a farti più pubblicità possibile…
… Daje!
Anna Eva Laertici