Alessandro Diamanti calciatore io ce lo stimo e di bruttoalpuntoche, ce l’ho tatuato sul vespino. E ora che è uomo di cronaca sportiva (pare il Milan lo voglia, ma lui è uomo di provincia…), dedicogli, reloaded e aggiornato, post blasfemo. Simone
Sai quei tipi “ogni tanto”, quelli che fanno le cose “a volte”.
Magnifici, luminosi, innestati con forza nella loro discontinuita’. Quelli che non mettono d’accordo, che lo sai tanto che mica puoi farli tutti felici. E allora te la godi.
Ti godi la tua sorte, il tuo mancino che non sara’ ne’ d’oro ne’ divino. E’ semplicemente bello, e lo sai usare anche da fuori, anche dall’angolo.
Poi, certo, siccome fai la A, tiri pure di destro e pratichi il colpo di testa. Ma tu sei mancino, sei spettinato, sei di talento e sei un tipo “a volte”.
Stai di lato, nel disordine. Hai più tatuaggi che presenze in maglia azzurra – ma che bello il tuo Euro 2012, e magari stasera a Praga.. – e comunque puoi vantarti di riempire una pagina dell’Enciclopedia.
Tra le parole che segnano la tua storia, l’associazione calcio Santa Lucia, club di Prato, guidato da tuo nonno, presieduto in via onoraria da Paolo Rossi e praticato anche da Bobo Vieri. C’e’ il “Lungobisenzio”, nome, poesia e manifesto del comunale della tua citta’, Prato, appunto.
C’e’ la Toscana, che ti sei sbattuta in lungo e largo, passando anche per Livorno, Fucecchio e Florentia Viola. C’e’ Gianfranco Zola, che t’ha consegnato la fantasia per accendere un po’ gli Hammers di Londra.
Poi Corioni e il Brescia calcio e adesso – e ancora? – il Bologna fc, oro delle Due Torri.
Il futuro passerà. Resta l’espressione obliqua del tuo fare pallone.
Ad Alessandro Diamanti, calciatore.
FOTO DA lapiola.forumfree.it