Gervasio Yao Koussai, meglio noto come Gervinho per via del dribbling sfacciato e un po’ carioca, calciatore, 26 anni circa.
Gervasio nasce in Lucania da genitori bretoni ma per simpatia prende la cittadinanza della Costa D’Avorio, nazione per cui finora ha giocato 45 partite insaccandola 9 volte, partecipando alle Olimpiadi pechinesi e Coppe d’Africa, l’ultima persa dagli ivoriani in finale ai rigori con lo Zambia grazie proprio all’errore decisivo del nostro..
Insomma, non proprio un cecchino Gervinho. E non esattamente un attaccante prolifico. L’esordio tra i ‘pro’ e’ nel 2005, in Belgio, nel Beveren, club meglio ignoto come il piccolo Anderlecht. Due stagioni, una settantina di partite e poco piu’ di dieci gol. Si dice che Gervasio sia tecnico e veloce, buon attaccante esterno da 4-3-3. Di certo c’e’ che la porta la vede poco. Dal 2007 al 2009 e’ in Francia col Le Mans: la media e’ di una rete ogni 5 partite.
Poi pero’ arriva il Lille di Rudi Garcia, il mister che ora lo vorrebbe alla Roma e per cui in due campionati fa quasi un centro ogni 180 minuti, vincendo anche scudo e coppa di Francia, nel 2011.
L’anno seguente e’ Londra, sponda Gunners. Con l’Arsenal di Wenger l’esordio e’ sublime, pugno in faccia all’avversario e tre giornate di squalifica. Il primo gol arriva con una sconfitta e poi qualche altra marcatura qua e la’ e qualche assist. Ora il club inglese per cederlo vole 8 mijoni, quasi quanto la Juve ha pagato Tevez. Forse un poco troppo.