La notte è precipitata nel vuoto e la presenza di chi è vicino, è bagnata dai neri vapori delle tenebre: è sufficiente per piangere.
Non è necessario avere occhi che non vedono per scoprire di non saper riconoscere cosa abbiamo intorno … la menzogna in fondo ha più di un vestito: è sufficiente per imparare a riflettere.
Le facoltà intellettive sono scarsamente sfruttate ma chi può dire chi sia il padrone della mente?
Anch’egli avrà un suo piano da osservare e per ora è giusto rassegnarsi ad indossare il cappello delle violenze linguistiche: è sufficiente per riflettere.
Cara, ammettere d’amarti è stata dura!
Ma qual è la strada più breve per smettere di lottare con l’orgoglio?
Le scelte sono troppo emblematiche perché ora Arlecchino e Pulcinella sono pronti a morire pur di non smascherarsi in vita: è sufficiente per piangere.
Basta tanto poco per sentire svanire la forza nelle proprie gambe ma rasentare l’assurdo mi aiuta a sopravvivere anche quando i dubbi sono la mia anima.
Non voglio essere un pipistrello ma la notte è una donna così bella da sembrare stupida … ma non sa essere vanitosa ed è l’unica che sa amarmi come voglio: è sufficiente per aver paura.
Non ci vuol molto per esprimere giudizi sugli altri ma è dura analizzare la propria persona anche se questa notte riesce a farmi vedere il tutto più chiaro che in altri momenti.
Ho paura di chiudere gli occhi perché non vedo altro che lo sgretolarsi delle mie certezze; anche loro mi abbandonano: è sufficiente per smettere di piangere, di riflettere ed aver paura … sperare di morire è più giusto.
Soluzione