Piazza Navona e’ un avamposto surrealista. Il kitsch s’e’ infilato pure nello zucchero filato
Sul minibus coi bimbi per regalargli un’esperienza memorabile. A tratti, per sorte, si proteggono col sonno
Le vecchie ti danno filo su tutto, dalle conseguenze della cataratta al postcomunismo
Pane e tempesta
“Nei sogni della notte i cattivi chiedono perdono ed i buoni uccidono.
Sarebbe bello durare quanto i racconti che abbiamo ascoltato e che raccontiamo. Ma loro dureranno più di noi.
E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa” (Benni)
Il vecchio scende alla fermata dopo. Alla sua l’ascensore e’ rotto. Da un anno
Madiba-Freeman
“Dal profondo della notte che mi avvolge,
Buia come un pozzo che va da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per l’indomabile anima mia” (William Ernest Henley)
La signora rom ‘buongiornosignoriesignoriniebuonnatale’, alza spicci portando a tracolla come un’infante una ragazzina di sette/otto anni. E je mette pure il biberon in bocca
Malesseri speciali
“Su divani, abbandonati a telecomandi in mano
storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie
ci vuole un’altra vita” (Battiato F.)