Giudici della pace.
Angeli a testate nucleari e suoni dimenticati fatti di fantasia.
I nostri killers, i vostri killers e la necessità di morire con fiori ai talloni, danze negli occhi e disperazione di calde voci che domani e mai più canteranno.
Spade che feriscono i cieli e più lontano fino a noi, che a contemplare l’America siamo rimasti in pochi e in pochi corriamo col terrore negli occhi fino dagli angeli in gabbia pronti a volare liberi come reti al vento e poi nell’acqua, e poi ancora sul fondo di una barca che stava portandoci via lontano e che scarafaggi superstiti abiteranno se mai un giorno impareranno a nuotare e a crescere e a costruire tante nuove barche fatte d’orgoglio e di rivincita su killers suicidi assassini votati ed eletti a giudici della pace.
GIUDICI DELLA PACE