Confesso
che avete tutti ragione. Nel vostro piccolo
Io intanto mi innamoro dei miei figli fino a sentirli nelle tibie. Nulla di scontato.
Le facce piu’ belle sono queste, avrete 16-17 anni, mazzo di fiori per morto in mano, la leggerezza di sempre
buoni e stanchi, tristi e timorati, strascinati, rituali, smaccati senza essere smarcati, illuminati e immobili. Potete attendere fuori
Salviamo le ciambelle di magro e i mozzarellari, la crema di ceci (anche se fanno ingrassare) e i comuni – ma abbattiamo, cazzo, pro loco e sagre -. Salviamo i dialetti e i frammenti, disunita’ meravigliosa. Piu’ ordito e meno trame per questa bella terra
Giungera’ prima o poi la liberazione dai finti parenti? Dai mezzucci? Dalle ripicchette? Dalle disponibilita’ di circostanza? Giungera’, perché ce l’andremo a prendere.
Odore di barba – anche quando non c’e’ – e sigaro – anche se non ricordo se lo fumi ancora -. Confesso che ti voglio bene, papa’