La domenica si aspetta per una settimana intera.

È una settimana lunga quella passata ad aspettarla.

Tutto è come se, con la loro monotonia, questi sette giorni volessero solo d’improvviso farci accorgere che è di nuovo domenica e se si scopre solo a sera d’aver vissuto una domenica di noia, la prossima sarà una settimana ancora più lunga della precedente.

Oggi è ancora lunedì.

Non passa proprio mai questo dannato tempo ed il lavoro ci fa dire idiozie.

Eccome se passa.

Oggi è di nuovo domenica.

Me ne sono accorto questa volta.

Sono stato nascosto dietro l’angolo del mattino per tutto il tempo … Ho lasciato che tutti gli altri giorni passassero tranquillamente senza dar peso neanche al fatto che qualcuno di essi mi abbia offerto situazioni stressanti o comunque non delle migliori, ed ho continuato ad aspettare questa volta, però, con attenzione … Cercando di non dire idiozie.

Così, finalmente, sono riuscito a sorprenderla.

La domenica s’intende.

Sono fermamente intenzionato a sfruttare ogni sua ora; ogni suo istante lo userò per i miei scopi e siccome ho bisogno di capire, pensare mi aiuterà a risolvere i miei dubbi.

È una sensazione piacevole la mia: avevo deciso di sondare un mio problema e ci sto riuscendo.

La domenica è un’occasione che non sapevo o non volevo sfruttare ma, ora che sono riuscito a fronteggiarla, mi rendo conto d’aver sbagliato permettendomi di non farlo prima: tutto il tempo che è trascorso fino ad oggi l’avrei potuto affrontare in maniera diversa e, dato che certamente il problema in questione oggi l’avrei risolto chissà quanto tempo prima d’ora, adesso mi troverei ben più avanti nel percorso che porta a conoscere se stessi.

Ma chi ha detto che una domenica vale l’altra o un qualsiasi altro giorno?

Oggi ho vissuto una domenica: in fondo, non è mai troppo tardi.

 

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