E mi augurasti tutto ciò che più desideravo.
L’ironia diventa paradosso.
“con affetto … T. …”.
Poi il biglietto sperava nella mia comprensione quasi a voler dire che in fondo era pur giusto ch’io cominciassi a capir qualcosa.
Colpa mia.
È vero.
E poi … Lo sottolineasti.
“Ho voluto rispettare la tua volontà” scrivesti.
Niente male.
Non male davvero … Aver avuto la forza di darti ai ricordi … S’intende.
Un bacione.
Isi.
Natale 1984