stiamo pagando un’altra riga di conto
che rimane?
comunque non poco. Da difendere
almeno per un po’ avremo ancora le subordinate e i sussidiari, le belle copie e i tetti rossi, le case basse e i vasi larghi, la policromia, il mediterraneo e il ceppo indoeuropeo, la palombella e i cartoccetti, la moda sghemba, i localini e la barba lunga, la foresta fitta e il formaggio d’alpeggio, i pecorini di fossa e i pedalo’ sul lago, il sarago e i pescatori, i motori accesi e i carburatori sporchi, le storie e le confetture, le padelle e la luce della domenica pomeriggio, le spiagge sporche e le freddure porche, borghi e coatti antichi, vecchi alla colonia, vicoli e salite, autostrade verdi e a meta’, del sole e interrotte, carrozze mai del tutto piene e la nostra musicalita’, capolavori rubati e rifatti, restituiti, esposti, consumati e corrotti, le nostre piazze e le citta’ intere, le periferie dolci e mai un libro di troppo, i nostri piattoni col corpo incontro al pallone