c’è chi sa fare viaggi o, quando va male, vacanze. Chi li sa raccontare.
E chi, come il mio amico M. detto il Prof, li sa raccontare, con uno spirito unico
M. che quest’anno ha deciso di mandare le chiappe a vela, in Grecia, una decina di giorni. E poi puntava il fiordo di Norvegia, per un’estate de mare e de ghiaccio, come m’ha spiegato.
Poi però il fiordo va in crisi. L’equipaggio, formato rigorosamente sul web, così come richiede il suo spirito liberalviaggiatoristico, sembra esser prodigo di rompicoglioni cazzillosi anziché no. Quelli tipo “ma, a Oslo, ce scappa ‘na Margherita, vero?”
Il Prof medita il ritiro, studia le clausole e le penali (pare abbordabili) delle rescissione dell’accordo, per un paio di giorni ipotizza un buen retiro di fortuna a Ladispoli.
Poi rilancia, Marocco, in formazione rimaneggiata ma probabilmente più libera