Il Molestatore di eventi sportivi

Al mondo esiste una categoria di esseri umani ben identificata, ma ancora non classificata, che in gergo potremmo definire “Molestatori di eventi sportivi”.

Il Molestatore di eventi sportivi è un animale sociale, prima di tutto.

Ama vivere in luoghi affollati, dove sopravvive grazie a un innato adattamento all’ambiente, che gli è utile per allontanare pericoli e predatori.

Incontenibile di natura (come specifica anche il nome), il Molestatore di eventi sportivi punta a mimetizzarsi con le altre specie, tentando di indovinare gusti ed esigenze di chi lo circonda.

Il più delle volte, però, esagera, rendendo vano qualsiasi tentativo d’inserimento.

Il Molestatore di eventi sportivi si nutre di

  • pettegolezzi (“Hai visto quella? E’ fortissima! Come non sai chi è? Dai, non puoi non conoscerla” – segue monologo in solitaria senza mai pronunciare il nome della giocatrice che evidentemente non conosce nemmeno lui)
  • opinioni profetiche (“Quella l’ho già vista giocare, ha una battuta poco efficace” – seguono 10 punti di fila con la suddetta pallavolista in battuta)
  • captatio benevolentiae (“Ragazze siete forti, sono anni che non perdo neanche una partita!” – segue elenco dettagliato di tutti i match precedentemente visti. Il più lontano, in ordine di tempo, risale a due settimane prima)
  • rimproveri di elevato spessore tecnico (“Dai che così non si va da nessuna parte!” – segue set vinto agevolmente dalle Azzurre)
  • intonazione di inni e canzoni motivazionali (“Questa la conosco: wiwiwiwiracchiù!” – segue Freddie Mercury che si rivolta nella tomba)

Come una sorta di novello Virgilio dello sport, il Molestatore di eventi sportivi elargisce gratuitamente la sua incontenibile competenza ai giovani che lo circondano per semplice caso del destino (maledetta assegnazione elettronica dei posti!) o perché suoi legittimi o illegittimi discendenti (i famosi “Figli del Molestatore di eventi sportivi”). Questi ultimi, in particolar modo, pur di non perdere nemmeno un insegnamento del colto genitore, prolungano il tempo di permanenza in bagno (dai 15 ai 30 minuti) per evacuare inesistenti bisogni fisiologici, generati da finti panini comprati in finti chioschi a cui fingono di recarsi a ogni intervallo.

Quando tutto è finito, il Molestatore di eventi sportivi, grondante d’insana gioia per la performance, si proietta già sull’appuntamento successivo: i più fortunati sono riusciti a scappare un attimo prima imprecando contro la missione sullo Space Shuttle a cui dovranno partecipare per forza, programmata proprio in quella data, gli altri cercano affannosamente cose immaginarie nella borsa, neanche fossero Mary Poppins…

Giorgia/GpG

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