Ho baciato decine di labbra. Sfiorato le minuscole linee verticali su sorrisi orizzontali. Assaporato la punta della lingua e qualche papilla curiosa e avida di sapori. A volte mordicchiata sensualmente, altre imbrattata di rossetto o punzecchiata da baffi. Fedele compagnia di sottolineature e appunti universitari, sempre partecipe di momenti conviviali e deliziosi pettegolezzi. Da qualche massaia o cameriera impilata irriguardosamente e rinchiusa al buio. Offesa da qualche cucchiaino poco accorto e umiliata dallo zucchero in eccesso rifiutato dal caffè, sempre consolata da una carezza. Ho sentito la dolcezza di alcune dita affusolate e ricoperte di crema, la delicatezza e la gratitudine dei calli del contadino, il tintinnio degli anelli sul mio corpo. Fino a ieri. Un gomito distratto mi ha precipitato sul pavimento. Decine di cocci e non ero più io, o almeno non ero più io come mi ricordavo. Emozioni, sapori, ricordi e frasi attutite schizzate per terra come gocce di sangue. Solo qualche minuto per ricordare, fra l’indifferenza generale, le storie e le vite che hanno segnato la mia esistenza. Poi una passata di scopa, e niente più.
(dalla raccolta di racconti illustrati Tratti di matita, ebook disponibile su amazon.it, lafeltrinelli.it, mondadoristore, google libri, bookrepublic e altre 80 piattaforme online)
Luigi, illustrazione di Valerio Schiti