Mi hanno detto, cerca la tua strada, tutti ne hanno una. Io però non ero pronto, o forse avevo ancora troppo sonno, mi sono seduto e ho tirato giù un paio di caffè corretti e una tachipirina plus, che sono raffreddato. Ho cominciato a leggere, per quello che ho potuto, robe leggere e racconti qua e là (leggere di tutto, rispettare qualsiasi scrittura, finché cataratta non ci separi, la mia unica regola), ad ascoltare storie e a guardate le genti con la mia migliore, sfacciatamente timida, curiosità. Ho cercato il ritmo, ho studiato la rima, ho annusato la carta (da scrivere) e mi sono appollaiato sui miei, grandi, poderosi buchi umorali. Mi sono ritagliato una cornice aperta e c’ho messo dentro le mie grandi passioni, a cominciare dai due magnifici nanetti che mi hanno accettato come papà; e poi la fantastica Sissi. Trovi persone belle anche nei posti brutti come una fiera. Ringrazio allora chi, l’altro giorno, a Verona, tra un panino sbilanciato e una birra, col culo gelido su un tavolaccio di legno, mi ha raccontato di un fantastico viaggio in moto da Roma a Capo Nord e ha condiviso con me molto più di quanto potessi meritare. Grazie Max! Non so come andrà, ma va bene, benissimo così. Ci si legge presto, devo assolutamente far partire il progetto culturale di recensioni enogastrocazzeggionomiche trippaadvaizzzor.com
Hasta pronto
simone
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