Al Museo di arte contemporanea di Roma c’è, sino al 17 aprile, una mostra dedicata a Gillo Dorfles.
Per quel poco che posso aver capito dell’arte in generale e della pittura di Dorfles in particolare, il messaggio del signor Gillo è: andiamo oltre l’arte figurativa, naturalistica in senso classico, la riproduzione dell’oggetto così com’è. Scaviamo invece, andiamo all’inizio, all’istinto, all’origine della pennellata. Tiriamo fuori l’arte per come ce l’abbiamo dentro. Tele, sculture, libri, lettere. Non importa.
Quella che segue è una foto di uno dei lavori di Dorfles esposti al Macro.
Di seguito invece, una pastellata di Edo, mio figlio di quasi 6 anni. La forma attraverso il colore, l’istinto della traccia. Ci siamo, mi sembra.
Nei bambini l’arte, almeno un modo di intenderla, c’è. C’è in tutti noi. Basta cambiare prospettiva.
Simone