A Calcata, i piccioni te la fanno in testa senza nemmeno guardarti negli occhi. Calcata è straordinaria, sospesa, deserta, piena di vite. Calcata c’ha più ristoranti – ottimi – che paesani (questi ultimi, in numero di 924, tutti o quasi con qualcosa di interessante da raccontare).
Calcata è ironica, affacciata in punta di piedi sul fiumiciattolo, il Treja, botteghe d’arte e case ricavate nella roccia, cinematografica, muschiosa, un terrazzino arrampicato sul vuoto, perfetto per un caffè.
Calcata è vicolosa, piazzettara.
Dalla rupe, giù nella valle, nessuna creatura buttano giù. Solo i bisogni più primordiali, quelli sì, basta una tirata di sciacquone e vanno via, lontano da questo bellissimo castello pettinato dalle nuvole.
Calcata, a due passi da Roma e da Viterbo, 19 febbraio 2016
Simone