siamo cresciuti a pane e capricciose fatte male, con l’uovo sbilenco e il pomodoro poco cotto
siamo venuti su a pane e terzini che restano bassi, per paura di prenderle. Sempre. Ci hanno educato al governo tecnico, al governissimo, all’esecutivo di scopo, alla compagine di unità nazionale
ci hanno tirati avanti a pane e nutella (agli alternativi al massimo è toccata la spalmella), a pane e titoli banali
a pane e periferie, che sono sempre difficili, a pane venerdì che sono spesso neri, a pane e giovedì, senza gnocchi ma col buono pasto, a mercoledì di pane e nuvole
ci siamo fatti le ossa, pane e impacciati, ciriole e furbi
siamo quelli che siamo, pane che profuma, crosta fragile
vite accese e novalgina
simone
(per la foto, LaTerradiPuglia.it)