è quel solito gioco del mettere in circolo
è quella fatica consueta del mettere in circolo
mettere in circolo. Se stessi, gli altri. Tutto
Mettere in circolo le imperfezioni
le rughe, le occhiaie, i calli
La fiatella
far girare la tua poesia, la mia
i nostri dolori sontuosi
la presunzione, il silenzio, la paura
Le paranoie più solide e affascinanti
Mettere in circolo i buchi. E pure i bachi
le trame, gli incontri, le speranze più alte
e le illusioni più lussuose
far girare i cantastorie, gli arlecchini
pizza, birre e supplì
l’incertezza del mio maglione
le pieghe della tua sciarpa
mettere in circolo le tossine, le passioni
i piedi sulle punte e quelli sulla soglia
far girare tutto
(per la foto, giovanigenitori.it)