Quello ai quasi sgoccioli, come tutti i mondiali, ha tanti (sopran-)nomi. Io lo vedo, anche, come quello delle -ese.
Sorprese (in semifinale, come gli espertoni hanno gà abbondantemente rimarcato, ci saranno solo squadre europee), riprese, rese (inaspettate, l’Uruguay ad esempio).
Il mondiale delle cineprese, anche. Decinaia e decinaia di telecamere non solo per documentare ogni centimetro e ogni secondo dell’evento, ma le farse mai deludenti dei vari tuffatori un tanto al chilo: Neymar, Mbpappé, etc.
Il mondiale delle spese, delle “tese” (le leggendarie sciabolate di Sandro Piccinini), delle contese, risolte da zio Var.
Delle papere “scoscese” (mi serviva per la rima), tipo quella di ieri de El Portieron Ennio Muslera, saracinesca uruguagia.
Delle buste appese, che non c’entra un cazzo ma appoggia bene.
Simone