chissà se questa fine di luglio si ricorderà di loro. Di Michael il nero che forse si chiama Michael ma sicuramente è nero, vende calzini e stracci e qualche biro, non alza un euro manco quando piove e sono tutti più propensi alla malinconia e alla solidarietà, sparge sorrisi a livello -3 (denti) e oggi s’è riempito di post-it con scritto saldi, -20/-30 per cento. Un’autoironia sublime, lui sta molto avanti
chissà se si ricorderà del magrebino Massuf, che forse è magrebino e sicuramente non si chiama Massuf. Ma che questa mattina all’alba spazzava la piazzola davanti all’edicola del suo amico Mirko, ramazza in mano e panza alcolica al vento. Sobrio fino alle 9,15, poi sedotto dal consueto appuntamento col cartonato rosé.
Chissà se si ricorderà di me, che sono ore che giocherello con una sigaretta che non fumerò mai ma che mi fa da placebo mentre me la passo tra labbra e dita, mi dà una visione più sfumata, forse meno pensona, più rilassata delle cose. A ognuno il suo gingillo.
E fumatela ‘sta sigaretta!