S’è dipinto un quadro con il verde dei suoi occhi, il bianco del mio sorriso, l’azzurro del mare.
Banale. Com’è banale dirlo.
Libero, sereno, dolce. Viverlo.
Ho schiuso le ali e lasciato che il vento mi ricordasse d’essere viva.
Orazio mi ha dato un attimo da cogliere e mi ha consigliato di credere il meno possibile al futuro. Io l’attimo l’ho colto, ed il futuro lo guardo sorridendo. Non vedo nulla, però, maledetta miopia. Posso solo immaginarlo. Posso solo sognare.
Infine, s’è parlato di Dio.
“Vorrei sentirlo, vorrei capirlo, vorrei trovarlo”, ho detto.
“Ma è già dentro di te, in ogni scelta che fai, ogni passo che hai mosso nella tua vita”, m’ha risposto.
Stamattina mi sono sollevata la maglietta e guardata la pancia.
Sei lì, Dio? Mi senti?
Volevo solo dirti grazie.
Anna Eva Laertici
Io sulla mia pancia vedo solo tanti peli e qualche chilo di troppo, però in certi post,in certa empatia, in certa vana ricerca anch’io vedo qualcosa che gli somiglia parecchio.
lp