Nunzio Bigamo s’è messo al lavoro per la Contea. Incarico non conferito ma scelto, come una missione.
La pensione minima e il tempo libero hanno fatto il resto.
Nunzio Bigamo s’è persuaso che un buon futuro passi anche per la riscrittura del vocabolario, ripulito dal vecchiume, dallo sporco e dal banale.
Un testo snello e al passo coi tempi, direbbe qualcuno. Il nuovobolario, ribatte Nunzio, raccolta appassionata, attenta e al contempo disordinata di parole per la Contea che verra’.
Negli ambienti loschi del quartiere di Santa Gelsominia, circola gia’ qualche anticipazione.
Del nuovobolario certamente faranno parte le parole: malva, terzino, floscio e lasco, scosceso, inquieto, anacoluto, amarena, miscela, vernice, trapezio, bar, Zeman, traversa e trasversale, campagna, losanga, albero, prezzemolo, treno, croma e biscroma, sinusoide, sguardo, calice e kitkat white (moderno e appetitoso anglismo).
continua
Nunzio Bigamo, a me piace il vocabolo ‘procrastinare’.
Mi piace come suona, il latino da cui deriva, l’immagine di un futuro a breve su cui rimandare qualsiasi attività che oggi, sia detto per inciso, ebbene proprio no, non mi va di fare.
Anna Eva Laertici
a me piacciono tanto bicicletta e riscrittura. E se ci sta anche un nome proprio nel tuo progetto: Gabriele.
(anch’io AEL procrastino da sempre
e qui ho trovato un fratello di procrastinazione
http://www.structuredprocrastination.com/
e qui la storia della mia vita
Tommaso
io vorrei nel nuovabolario pudore e esterrefatto.
il primo serve, il secondo è il sentimento che più mi caratterizza in questo periodo. e poi mi piace come suona, e la musica, si sa, è quella che salverà il mondo.