Game Over

Sei andato via dal retro come fanno i codardi e i traditori.

Sei uscito dalla porta di servizio e ci hai lasciato con in mano 17 anni di storia da rifare.

Sei fallito.

Sei finito, stavolta non risorgi, devi solo passare la mano.

Sei out: tu, i tuoi capelli, la tua pelle tirata, il tuo viagra, le tue idee, le tue perversioni, il tuo egocentrismo, il tuo maschilismo, la tua slealtà, la tua disonestà.

 

Dicono che resterà tutto com’era.

Dicono che ora comincia la sfida: tanto nessuno riuscirà a fare meglio di quanto abbia fatto tu.

Dicono che non eri il peggiore, o che poi tanto tornerai più forte.

Dicono che le escort nel cassetto ce le avranno anche i leader del futuro.

Dicono che sono tutti uguali, e già ti rimpiangono.

 

Io penso che per ricostruire si debba prima distruggere; e quindi oggi è un buon giorno.

Io penso che non avresti dovuto tornare a casa, ma andare in galera.

Io penso che il male che hai fatto al mio Paese lo sconterò per anni, mentre sentirò chi sminuisce le mafie, sentirò battute sessiste, sentirò chi è orgoglioso d’essere un evasore.

Io penso che l’Italia sia davvero un BelPaese, e mi faceva male sentirlo rappresentare all’estero come un popolo di puttane e puttanieri.

Io penso. Io vivo. Io ci sto. Io ho voglia di ricominciare.

 

 

Anna Eva Laertici

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