Il derby perso, fanculo.
Tanta parte degli ultimi mesi passati in Azienda. Ho percepito una solitudine che m’ha divorato.
Dicono sia normale. Restituisco tutti gli onori per un solo sorriso.
Una Mela che cade, ovvero la morte del Leonardo da Vinci del 2000. Steve, a me già manchi.
Butto tutto marzo e mezzo aprile. Mi fa schifo anche solo pensarmi allora.
L’ombra sugli occhi di Mic. Non lo merita, ma di lei non mi preoccupo, perché risorgerà e lo farà alla grande.
Il marito di Carlà Bruni e la culona crucca che ridono dell’Italia ed io che devo leggere il termine ‘Spread’ su Wikipedia.
Le chiavi e due foto lasciate sul tavolo. Finiscono così le convivenze. Le storie falliscono in quel mazzo di chiavi tornato in mano mia.
La cistite. Che palle.
La certezza che non bastano manifestazioni – anche splendide – e provvedimenti come le ‘quote rosa’. Questo è un Paese che era e resta profondamente fallocratico e maschilista.
Il silenzio della Tosca. Troppo preziosa per starle lontana, troppo ingiusto starmi lontana.
Le lacrime. E’ stato l’anno della mia vita da adulta in cui ho pianto di più.
Anna Eva Laertici