il primo errore è stato credere di poter cambiare, anzi, di poter ricominciare
il secondo è matematico: 27 incerti più uno nuovo non vuol dire 30
poi c’è stato l’errore di valutazione, e le urne ieri lo hanno fatto capire chiaramente
personalmente, registro l’errore di stimarmi meno di quanto meriti
o forse l’errore è la mancanza di umiltà
c’è l’errore dettato dalla fretta
esiste l’errore di chi resta
ma non è bello nemmeno l’errore di chi parte
o l’errore storico, di chi votava solo per il re, ed ora non vota più il suo regno (che scompare)
chi scrive fa errori, ma l’errore peggiore lo fa chi scrive presumendosi uomo libero
e l’errore di chi sputa sui diversi, ma si laurea da clandestino in Albania?
l’errore di chi crede e quello di chi non ha mai creduto
conosco l’errore di smettere vizi e quello esecrabile di coltivare virtù
Sono piena di errori, circondata da errori, in un mondo di errori.
Ho posato la penna rossa, non riesco a scorgerli tutti e tantomeno a correggerli.
Stiamo tutti lì.
Orgogliosamente sbagliati.
Anna Eva Laertici