Don Martino è più agitato dei bambini, li guarda commosso: emozionati, ma limpidi e cristallini, vestiti di bianco splendono dietro l’altare, concentrati, seri, presi dal rito.
I parenti vivono l’evento con apparente interesse, ma vestiti e scarpe troppo stretti. Patiscono la lunghezza della cerimonia, sbuffano, cominciano a cercare l’uscita con lo sguardo.
I fumatori liturgici, ultimi ad entrare, sono già fuori a fare anelli di fumo nervosi e colpevoli.
I padri, veri e presunti, sono accanto alle mogli per l’occasione, più di qualcuno è consapevole di averne un’altra che gli chiederà come è andata la cerimonia e come era vestita la ex.
I bimbi rapiti e partecipi all’evento, le mamme cominciano a cedere. L’attenzione è alle cognate, sicuramente i seni rifatti e, visto che avranno speso una fortuna, potevano pure andare da un buon parrucchiere. I soldi non mancano, vedremo il regalo! Era il caso di indossare quella robba? Evidentemente si sono rifatte anche il culo.
I flash degli zii scattano disordinati e abusivi nel momento topico.
Tutti fuori, saluti, baci, suv lucidi per l’occasione, con navigatore programmato sino al civico del ristorante.
Aperitivi, antipasti, due primi, due secondi e la torta non è buona per niente!
Regali, confetti, saluti…
Abbiamo fatto il battesimo, le malattie esantematiche, il primo giorno di scuola e oggi la comunione!
Bartdixit