Lavarsi i denti per pesare meno.

 

Fare su e giu’ in corridoio a piedi nudi, per parlare con la casa.

 

Fare finta di niente. Ma sentirla tutta, la paura.

 

Guardare cose sceme alla TI – VU’ e pensare che siamo i più belli, comunque.

 

 

Mettere da parte la morale e i pantaloni lunghi.

 

Il Portogallo puo’ vincere l’Europeo?, difficile – ma ha talenti, un po’ di gioco, un calcio lento e musicale. Oppure no, e’ un calcio veloce, verticale, di fascia. Boh. Del resto io il calcio più che vederlo e capirlo lo congetturo. E poi quel modo lusitano e senza eguali di chiamare i giorni della settimana, meriterebbe un premio, vero Franco?

 

Dura la vita dei figli

 

Storie tristi, carezze afose, alberi da frutto, il buon vento delle sette di sera. Musante appeso al muro

 

Storie solite, le solite storie, i consigli per l’estate, le ordinanze sindacali più insolite, i maghi del crudo, le morti in breve a destra, sulla crisi ci facciamo il titolo, poi due pagine di curiosita’

 

Voglio vedere tutto di te, ma non voglio essere te

 

Il Portogallo c’e’, la Grecia no, la Germania si’, la Spagna chissa’ e l’Italia boh. E se in semifinale c’arrivassero tre Pigs?

 

Giochiamo larghi, ripieghiamo quando serve, estemporanei, dissoluti, freddi calcolatori della mediana. In Polocraina c’e’ chi fa catarsi, chi fa meglio il 4-4-2.

 

Non e’ detto che quello che non hai voluto sia per forza brutto (cit.)

 

 

Mi manca Carmine che sta a Carpi e Marco da Milano. Ho smesso troppo presto di giocare alla play. E a campana.

 

Sono un bonario dissociato. Forse pure un po’ pericoloso. Faccio conti servili e pensieri dispendiosi. Voglio cambiare mestiere e me lo sento addosso.

 

Prendere qualche appunto e il gambo d’ananas, ricorda.

 

Non ricordo altro, ma volevo scriverlo

Simone