ho sempre amato i titoli incongrui e le cose sceme. La bicicletta Cinzia e le riparazioni ‘per corti’, come promette la sarta vicino casa.
Case di pane e riunioni di rane.
Nessuno ha mai pensato che sarebbe stato semplice. E chi lo ha pensato, ha sbagliato. Sabato, per fortuna, è grande rugby.
Le dita tonde e grandi come suppellettili barocche, appoggiate lì senza pensarci troppo, una bellezza dura e scontornata, c’ha un cognome che celebra gli amori – eppure ne ha gia’ persi troppi.. Signora lei, scriverebbe De André, è molto distratta. Ma cucina da dio.
Forse l’ho già scritto, non c’è cosa che mi faccia ridere quanto cominciare a correre per inseguire qualcosa.. un bus, un appuntamento, quello davanti che non s’è accorto che dalla tasca gli è scivolato via qualcosa. Comincio a correre e rido, rido per la mia goffaggine, rido e ansimo, rido e mi ballonzolano i monili, rido e so che non arrivo.
Simone
E poi i bambini, che corrono per il solo gusto di correre, non per andare da qualche parte o raggiungere qualcosa.
Anch’io sto con ZZ fino alla fine, perché davvero non può, anche questa storia, finire così.
Tommaso
Adoro i bambini che corrono, specie i piccolissimi. Da nascondino in poi, si insinua la coscienza.
Simone