Agnese dolce Agnese color di cioccolata, Ahi Maria chi mi manca sei tu, Aida come sei bella, Alice guardava i gatti, Angelicaaaaaa, Anna come sono tante, e pure voglio Anna, balla Linda balla come sai, bella Belinda è innamorata parla da sola con l’insalata, Berta filava con Mario e filava con Gino, Giulia era brava, Susy amava un bassista con la moglie manesca, quando cantava Caterina sembrava carnevale, Cinzia si scriveva i testi sul diario, Gianna aveva un coccodrillo e un dottore, ti stai sbagliando non è Francesca, e devo ricordarmi di comprare anche dei fiori perché c’è il compleanno di Cristina, sui fianchi di Gloria nuda sul divano nasce il sole, Iris tra le tue poesie, oh oh piccola Katy, questa di Marinella è la storia vera, e Margherita è buona bella dolce vera ama, Lilly è da un pezzo che si innamora, Laura non è più cosa mia, Lisa dagli occhi blu senza le trecce la stessa non sei più, Paola era la dama del castello, Rosalina e i suoi 90 chili di libidine e bontà, Rosanna con tutti i suoi colori, Sally cammina per la strada sicura, Sara svegliati è primavera, Susan dei marinai non fa problemi mai, Silvia aspetta debbo parlarti, Susanna mon amour.

E poi… Stefania era bella e non stava mai male, ma schiatta di brutto, e Stefania adesso è di scena nel blu e quanto cielo ballerà, modo elegante per dire che è diventata anch’essa terra da ceci.

La metrica infame di un nome trisillabico.