Riflessioni

Facile, dicevi, guardare tra quelle cinture come se la polvere avesse osato schiacciare il tempo di quegli infernali movimenti che trasudano dalle schiene di vecchi contadini piegati a cercare in terra, vita arata ed abortita dalla fede in giochi noiosi (previsti perché ripetitivi) a dispetto di ciò che si dice e ciò che si tace.
Facile, come guardare quelle labbra sporche di mirtillo, discutere come se qualcuno fosse disposto ad ascoltare i loro concitati movimenti e tutto lui stesso che, ora, guarda dall’alto di un mostrino.
– “E se fosse spiato?” – “E se lo avessero incastrato?” – “E se facile non fosse?” – rispondi.
Ho distillato le tue parole per afferrarne il nesso e non ci sono riuscito.
Ora per distinguere quell’uomo da sparo da chi si comporta come chi non ha pagato il biglietto per vivere, dovrò tentare qualcos’altro e chissà, mi chiedo, che ne valga davvero la pena.

 

Riflessioni

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