Manuèl è un endecasillabo adiposo. Versifica mentre conversa e versa, vivande, bevande e epigrammi. E’ puro come un distillato, ingenuo come una pasta pomodoro e basilico, spiazzante come un abbinamento azzardato. Delicato come una mousse, incolpevole come una maionese impazzita. Lui versa, continuamente, e versifica, inconsapevolmente. Lo fa con la sua visone delle cose, con la sua innocenza, con la sua mastodontica sottigliezza. Un suono acuto e penetrante in un corpo di balena. Beccheggia tra cibo e timidezza, tra un “vuoi?” e un “ma dai!”. Tra un “ancora!” e un “posso?”. E intanto ti sorprende, con quella filigrana d’oro, quasi invisibile, con cui adorna le cose.
(dalla raccolta di racconti illustrati Tratti di matita, libro e ebook disponibile su amazon.it, lafeltrinelli.it, mondadoristore, google libri, bookrepublic e altre 80 piattaforme online)
testo di Simone, illustrazione di Valerio Schiti